Pare che, nelle ultime settimane, al quartier generale di Google, sia improvvisamente salito alla ribalta un nuovo imperativo: accelerare la crescita della propria quota nel mercato delle email, scalzando dai gradini più alti del podio i rivali di sempre, Microsoft e Google.
L’arma di Google, come è noto, si chiama Gmail. Un servizio sul quale la compagnia sta investendo parecchie risorse monetarie ed energetiche, al fine di offrire ai propri utenti un prodotto maggiormente performante rispetto a quelli lanciati dai principali concorrenti.
Per far ciò Google non sembra conoscere barriere di segmento, dimostrando di voler proseguire nella strada dell’integrazione tra diverse offerte di produttività, mescolando le caratteristiche e i legami di Google Mail con Google Docs o Calendar, fino alla predisposizione di un pacchetto di programmi che (pare) potrebbe mettere in difficoltà nel medio termine il dominio della suite Office di Microsoft.
Ma perché tutta questa attenzione su Gmail? Il Financial Times ipotizza che Google ottenga una fetta non trascurabile dei propri ricavi pubblicitari proprio dalle email. In secondo luogo, l’utilizzo del servizio Gmail contribuisce a incrementare il tempo di utilizzo in altri prodotti Google, rendendo l’utente “dipendente” da altre offerte della stessa compagnia…