Il contestato servizio di Google, “Google Books“, lanciato nel 2004 con l’intento di permettere un accesso digitale ai libri scansionati dal motore di ricerca, aveva scatenato una guerra da parte degli autori e degli editori per le violazioni sul copyright.
Ora il colosso di Mountain View vuole proporre un accordo. Secondo la notizia, riportata qualche giorno fa sul quotidiano americano Wall Street Journal, Google propone un accordo commerciale ad autori ed editori per mettere online le loro creazioni.
L’intento di Google è quello di lanciare un nuovo modello di business per l’editoria digitale cercando di superare quei conflitti che finora si erano dibattuti in aule di tribunale: ricordiamo che:
le associazioni degli autori ed editori americani nel 2005 avevano intentato una class action contro Mountain View per l’utilizzo di materiale protetto da copyright.
“Laura Turini”, avvocato esperta di Internet e proprietà intellettuale, afferma:
Mi sembra un accordo molto interessante sia per gli autori che per i privati. I primi vengono pagati da Google, mentre i secondi beneficiano di un incentivo alla diffusione del sapere… Non stupisce che l’accordo nasca negli Stati Uniti dove c’è un forte senso del diritto d’autore, molto più che in Italia.
Riuscirà Google nella sua impresa?