L’ascia di guerra è stata posta momentaneamente da parte per lasciare spazio ad una collaborazione che coinvolgerà i reparti legali delle due società: Microsoft e Google hanno infatti deciso di denunciare GeoTag Inc., società del Texas operante nel mondo del geotagging, per annullare un brevetto a quanto pare utilizzato ingiustamente in oltre 300 processi contro gruppi legati a Mountain View o Redmond.
L’obiettivo è tanto chiaro quanto scontato: difendere i propri prodotti (Google Maps da un lato, Bing Maps dall’altro) dalle possibili accuse da parte di GeoTag. Il brevetto in questione, inviato nel 1996 ma registrato solo nel 1999, parla chiaramente di uno strumento relativo all’accesso ad informazioni sulla base di indicazioni geografiche. Il brevetto ha cambiato possessore in questi anni per ben 5 volte ed attualmente è nelle mani di uno dei suoi inventori, con GeoTag pronta a farlo proprio tramite una cospicua offerta.
La richiesta di Google e Microsoft, depositata presso la Corte di Delaware lo scorso 1 marzo, chiede l’annullamento del brevetto, l’assoluzione delle due parti da ogni possibile abuso delle tecnologie legate a tale brevetto e un’ingiunzione permanente nei confronti di GeoTag che impedisca alla società di accusare nuovamente altri gruppi di violazione di proprietà intellettuale.
L’accordo tra i due colossi del mondo informatico, per quanto inusuale, non è il primo della storia: già in passato hanno infatti deciso di unire le proprie forze per far valere i propri diritti nel mondo dei brevetti nei confronti di i4i. L’0biettivo è ora quello di bloccare GeoTag dal rivendicare continuamente la proprietà delle tecnologie utilizzate da altri per vendere i propri prodotti. Entrambi hanno grande esperienza nel settore dei brevetti, esperienza che faranno valere a tutti i costi per difendere sé stessi, i propri clienti ed il proprio mercato.