Una ricerca firmata dal professor Greg Hackett della Kent University taglia corto e prevede che più o meno entro un ventennio gruppi come Google o Microsoft sono destinati a sparire. E tutto questo non per demerito, non per aver commesso un errore irreparabile, non per una stima macroeconomica. No, o almeno non per uno solo di questi motivi. Semplicemente, perchè succede sempre.
L’analisi del prof. Hackett rileva come le aziende quotate in borsa tra il 1960 ed il 2004 siano scomparse (1/3) o acquistate (1/3). In ogni caso la loro vita media è stata di 23 anni circa. La profittabilità, in particolare, è scesa costantemente negli anni “soffocando” le aziende più datate e portandole all’estrema soglia.
Ai tempi d’oggi, dove tutto è accelerato, sarebbe più veloce anche il ciclo di vita delle aziende la cui “deperibilità” sarebbe dunque di conseguenza maggiore.
Perchè Google o Microsoft dovrebbero costituire l’eccezione che conferma la regola?
Hackett ha composto una lista delle aziende che considera maggiormente a rischio. L’elenco contempla nomi quali Amazon, Dell, Starbucks, Wal-Mart e Yahoo. La ricerca si basa sul principio per cui l’analisi di lungo periodo sia l’approccio migliore per effettuare previsioni di questo tipo. Non a caso, forse, secondo la ricerca è proprio la mancanza di una lungimiranza di lungo periodo una delle principali cause che portano i grandi gruppi a perdere smalto nel tempo.
Il prof. Hackett ha scoperto l’acqua calda? Forse. Ma per i gruppi in questione forse è uno spunto interessante di riflessione.