Nei giorni in cui l’Italia è al centro delle cronache per l’attacco legale portato avanti nei confronti di Google a causa di un triste video ospitato online nel 2006, una statistica ComScore sembra offrire una nuova dimostrazione della bontà della difesa del gruppo. L’immensa repository di YouTube, infatti, porta l’azienda di Mountain View in posizione di dominio nel mondo dei video online, occupando così una fetta primaria in un mercato in grande crescita e dal grande feeling nei confronti degli utenti.
Mentre i PM milanesi chiedono che Google apponga filtri preventivi al materiale portato online dagli utenti, Google viene misurato da ComScore nell’ordine dei 10.5 milioni di video visualizzati nel solo mese di Ottobre (YouTube rappresenta il 99% del totale). Tale cifra rappresenta il 37.7% di un mercato da 27.9 miliardi di visualizzazioni, mettendo l’intera concorrenza in fila con posizioni di assoluta minoranza: Hulu (3.1%), Microsoft (1.6%), Fox Interactive Media (1.6%), Viacom Digital (1.5%), Yahoo (1.2%), Turner Network (1%) e via discorrendo con altri nomi al di sotto dell’1%. Defilato compare anche Facebook, social network la cui incidenza sul settore è comunque in grande crescita relativa negli ultimi mesi. La domanda non può che essere girata direttamente all’accusa: fermare questa esplosione sana (nel nome di quello che viene definito dai PM come il “diritto di impresa”), oppure accettare sistemi nuovi e differenti di controllo sui contenuti?
A differenziare in modo sostanziale Google dagli altri gruppi è nel numero dei video visualizzati da ciascun utente. Su 167 milioni di utenti unici impegnati nella visualizzazione, infatti, 126 sono raccolti da Google per una media di 83.5 riproduzioni pro-capite. Fox Interactive, in seconda piazza per quanto concernente gli utenti unici, raccoglie meno della metà dell’audience e, soprattutto, riesce a proporre soltanto la decima parte delle visualizzazioni. Hulu ha una buona media di visualizzazioni, ma pecca nel numero degli utenti raggiunti:
Video pro-capite, Ottobre 2009 (dati ComScore)
I dati della ricerca, riferiti al mercato USA, indicano una penetrazione dei video online pari all’84.4% degli utenti online per una media di 10.8 ore di filmato visualizzate. YouTube la fa da padrona in questo ambito con 125.3 milioni di utenti impegnati su 10.4 miliardi di video, il che contrasta con i 41.1 milioni di utenti fermi a 313.5 milioni di video registrati da MySpace.
Il mercato è tuttavia estremamente differenziato. Il forte sbilanciamento dell’utenza sulle pagine di YouTube impone però alle statistiche il modello “liquido” dei contenuti del sito sotto il controllo di Google: ne deriva un tempo medio di visualizzazione dei contenuti pari a 3.9 minuti per singolo video. Non si tratta pertanto di film o di produzioni professionali ma, nella maggior parte dei casi, piccole clip musicali o produzioni amatoriali.