Google Fiber potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Nelle intenzioni del gruppo di bigG sembra rientrare anche la realizzazione di progetti legati alla connettività, per fornire agli utenti accesso a Internet in mobilità. Se ne è parlato più volte e si torna a farlo oggi, con la pubblicazione di un documento sottoposto dal motore di ricerca alla FCC (Federal Communications Commission), per la richiesta di un’autorizzazione finalizzata alla costruzione di un network wireless in quel di Mountain View.
Si tratta di un progetto sperimentale, che potrebbe essere riservato almeno inizialmente al solo personale presente nel campus dell’azienda. Dalla richiesta emerge a chiare lettere l’intenzione di sfruttare frequenze al momento non utilizzate da altri operatori e non compatibili con i device attualmente in commercio negli Stati Uniti (2524-2625 MHz), ma già impiegate in paesi come Cina, Brasile e Giappone. Se ne occuperà il team di Google Fiber, lo stesso che ha già reso possibile portare le connessioni da 1 Gbps nelle case di Kansas City, mentre la copertura totale del network dovrebbe avere un raggio di circa due miglia, poco più di tre chilometri.
Interrogata sulle finalità dell’investimento, una portavoce di bigG non ha commentato le indiscrezioni che stanno rimbalzando in Rete in queste ore, limitandosi ad affermare che per l’azienda è normale sperimentare e innovare negli ambiti più disparati, compreso quello legato alla connettività.
Va infine segnalato che le frequenze in questione sono al momento date in gestione negli USA all’operatore Clearwire Corp., che però non si pronuncia su un’ipotetica partnership con il gruppo di Mountain View. Nelle scorse settimane si è parlato anche dell’intenzione di realizzare un ampio network WiFi nel quartiere newyorkese di Chelsea, dove hanno trovato la loro sede numerose startup. Che lo sguardo di Google sia rivolto anche alla fornitura di connessioni Internet, sia wireless che su fibra, è ormai ben evidente.