Google Earth è diventato un layer di Google Maps. Si tratta di un passo dovuto, di una integrazione logica che necessitava soltanto di essere messa a punto tecnicamente. Così è stato ed ora un semplice pusante “Earth” è in grado di abilitare la diretta visione alternativa delle mappe direttamente dal browser.
Per accedere alle mappe Google Earth è necessario installare un apposito plugin. Una volta installato l’accesso è però diretto e rappresenta una sicura utility aggiuntiva per il servizio mappale poichè porta nel servizio tanto la dimensione tridimensionale, quanto la fluidità dei “viaggi” abilitati dai click, quanto ancora gli edifici 3D aggiunti sulle mappe per città e centri artistici di particolare pregio (un semplice click su Piazza dei Miracoli di Pisa può facilmente rendere l’idea). La spettacolarità è garantita, mentre l’utilità è quella di un servizio gratuito su cui Google ha costruito le proprie fortune fin dai primi esperimenti sulle mappe.
Il plugin di accesso a Google Earth direttamente da browser è in distribuzione ormai da tempo e rappresenta l’elemento in grado di trasformare in servizio quel che in origine era nato come software. La novità odierna, pertanto, è soltanto quella dell’integrazione dei due servizi: un piccolo passo, che completa però una transizione in grado di offrire grande valore in virtù della maggior accessibilità del servizio da qualunque strumento abilitato al browsing, senza pesanti installazioni e senza necessità di gravoso lavoro computazionale. Portando il 3D sulle mappe, inoltre, Google tiene testa agli sforzi Microsoft nel medesimo settore e preserva il gap esistente rispetto alle mappe di Bing.