La piattaforma Google Earth ha introdotto inizialmente lo strumento Timelapse nel 2013, offrendo a tutti la possibilità di osservare come è cambiato un territorio dall’alto, attraverso una serie di immagini satellitari catturate nel corso degli anni. Oggi il gruppo di Mountain View annuncia di aver aggiunto nuovi scatti al database: ora si può tornare indietro fino al 1984.
L’archivio è stato arricchito con una mole enorme di nuovi dati: si parla di petabyte. Più precisamente, si tratta di scatti provenienti dal Landsat Global Archive Consolidation Program, ai quali si sono aggiunti quelli catturati da due nuovi satelliti, Landsat 8 e Sentinel-2. Questo permette al servizio di compiere un passo in avanti in termini di qualità. Nel suo intervento sul blog ufficiale, bigG dichiara di aver realizzato 33 immagini dell’intero pianeta, una per ognuno degli anni coperti da Timelapse, esplorabili in modo dinamico e interattivo tramite il sistema Time Machine Library sviluppato da CREATE Lab. Di seguito un esempio.
L’animazione qui sopra mostra come è variato, nel corso di tre decenni, il corso d’acqua del fiume Meandering, in Tibet, mentre sotto è possibile osservare l’opera di ricostruzione dell’Oakland Bay Bridge di San Francisco.
Uno strumento di questo tipo, oltre che soddisfare la curiosità degli utenti di tutto il mondo, può avere un impiego anche nell’ambito dello studio e delle ricerca. Si guardi ad esempio come il ghiacciaio Shirase nella regione antartica è pressoché scomparso in breve tempo, a testimonianza dell’effetto dei cambiamenti climatici sulla morfologia e sulla conformazione del nostro pianeta. Per gli interessati, basta un click sulla sezione Timelapse di Google Earth. Buon viaggio indietro nel tempo.