Il quartier generale di Google, a Mountain View, si inserisce tra gli edifici hi-tech della Silicon Valley e un ecosistema naturale tanto prezioso quanto fragile. Dal punto di vista di bigG, questo costituisce sia una sfida che un’opportunità. In un post pubblicato sulle pagine del blog ufficiale, il gruppo parla dell’Ecology Program lanciato nel 2014.
Si tratta di un’iniziativa messa in campo con l’obiettivo di favorire un’integrazione sostenibile e responsabile fra le strutture necessarie per lo svolgimento dell’attività e l’ambiente circostante, attraverso l’attuazione di programmi in partnership con realtà locali e la condivisione delle risorse con il pubblico. Nel suo intervento, Andrew Dempsey (Real Estate and Workplace Services Program Manager) si sofferma sul design e sulla progettazione degli spazi esterni, studiati in modo da impattare il meno possibile con l’equilibrio dell’area in cui si posizionano, favorendo anzi un suo consolidamento attraverso azioni come la posa di nuovi alberi e l’allocazione di spazi destinati ad ospitare le specie animali autoctone.
Un altro obiettivo dell’Ecology Program è quello di stimolare sia i dipendenti di Google che i residenti dell’area ad attuare pratiche virtuose dal punto di vista della tutela ambientale, attraverso lezioni o sessioni interattive e fornendo loro le istruzioni necessarie. Una delle iniziative messe in campo, in collaborazione con la Santa Clara Audubon Society, porta ormai da un paio di anni i visitatori a conoscere le specie di uccelli della zona in tour guidati nel South Bay Campus di bigG.
In un’ottica di sviluppo a lungo termine, il gruppo ha siglato una partnership con il San Francisco Estuary Institute per contribuire alla creazione della cosiddetta Resilient Silicon Valley, una roadmap dedicata ad un’evoluzione dell’area sostenibile dal punto di vista ecologico.