Google si dice pronta ad aprire la propria soluzione proprietaria rivale di Kindle e dell’iBookstore. Amazon e Apple verranno sfidati con Google Editions, il marketplace per libri elettronici che il gruppo è pronto ad inaugurare entro la pausa estiva. L’annuncio è avvenuto inizialmente lo scorso Ottobre in occasione della 61esima Frankfurt Book Fair, ma ora Google conferma sia i piani che la roadmap di avvicinamento al taglio dei nastri. E sarà una iniziativa di enorme impatto, tanto per gli ebook quanto per il mondo librario nella sua complessità.
L’obiettivo di Google, racconta il New York Times, è quello di rompere il meccanismo fin qui instaurato dalle due maggiori soluzioni esistenti sul mercato. Kindle e iBookstore, infatti, hanno legato il proprio marketplace al device elettronico di proprietà (l’omonimo Kindle da una parte, con la sfumatura aperta del Kindle Software in appendice, e l’iPad dall’altra), mentre Google intende percorrere direzione opposta: il marketplace sarà sì proprietario, ma aperto e pronto per essere portato ovunque. Google Editions, quindi, potrà essere ospitato “embed” su siti terzi, così come potrà essere raggiunto da qualsiasi device contenente un browser. Il login tramite Google Account permette di acquistare e leggere libri tanto su di un tablet quanto su di uno smartphone, quanto ancora su un pc desktop. L’ubiquità è garantita e la libreria si insedia completamente nel “cloud”: Google Edition si professa “device agnostic”, rinunciando a qualsivoglia dedizione hardware per sviluppare interamente il marketplace in qualità di servizio.
L’esordio avverrà con 400/500 mila volumi, ma il numero è destinato ad aumentare rapidamente, con un prezzario che si preannuncia peraltro interessante ed in grado di sfidare la concorrenza anche sotto questo importante punto di vista.
Attorno a Google Editions v’è però ancora un forte interrogativo dettato dalla sfida legale che al momento tiene parte dei volumi esistenti al di fuori della portata del marketplace. Google, infatti, con la propria opera di digitalizzazione delle biblioteche USA, ha messo in cassa anche tutta una serie di volumi i cui detentori del copyright sono ad oggi non raggiungibili. Se il gruppo sarà autorizzato ad utilizzarne i contenuti, per Mountain View si tratterà di un enorme passo avanti verso l’egemonia del settore. L’antitrust USA, però, non è al momento d’accordo ed associazioni di difesa degli autori hanno già espresso le proprie rimostranze da tutto il mondo (Italia compresa). La vertenza è aperta, in attesa di una decisione (o non-decisione, come richiesto dall’accusa) da parte del giudice Denny Chin.
Ancora una volta la forza del brand ed il potere delle soluzioni online proposte rappresentano un potenziale di enorme portata. Se i margini per gli editori saranno quelli auspicati e se i volumi di vendita raggiungeranno soglie importanti, Google Editions potrebbe sconquassare i piani rivali e portare a Google un nuovo ennesimo mercato. Prima l’informazione online, poi le diatribe sull’informazione quotidiana, ora le ambizioni per la cultura libraria: Google sta fagocitando il mondo dell’informazione nelle sue varie forme, tentando così di rinforzare sempre di più le basi del proprio impero economico.