Google Editions, il marketplace per gli e-book

Google lancerà entro la prima metà del 2010 un marketplace online per la vendita di e-book. Il catalogo iniziale sarà di circa 500 mila volumi il cui prezzo sarà stabilito dai singoli editori aderenti al progetto. La sfida ad Amazon è ora diretta
Google Editions, il marketplace per gli e-book
Google lancerà entro la prima metà del 2010 un marketplace online per la vendita di e-book. Il catalogo iniziale sarà di circa 500 mila volumi il cui prezzo sarà stabilito dai singoli editori aderenti al progetto. La sfida ad Amazon è ora diretta

Google è pronto a lanciare la nuova piattaforma Google Editions. Trattasi di una sfida diretta ad Amazon ed a quanti hanno ambizioni di mercato nel mondo degli e-book, un modo per sottolineare a editori ed autori quanto il gruppo possa sfruttare il proprio potenziale per creare profitti attorno alla vendita dei libri online.

L’annuncio è avvenuto in occasione della 61esima Frankfurt Book Fair: Tom Turvey, a capo dei programmi di partnership Google Books, ha spiegato che Google Editions sarà disponibile entro la prima metà del 2010. La piattaforma determinerà la nascita di un riferimento principe per l’e-commerce librario in digitale, offrendo agli editori la possibilità di depositarvi i propri libri ottenendo in cambio una vetrina senza precedenti per i propri prodotti. Google conta di estendere il mercato tradizionale dei libri avendo in cambio una piccola percentuale sul venduto, lasciando però ad autori ed editori la responsabilità ed il diritto di stabilire il prezzo di vendita del proprio volume digitale.

L’intero servizio sarà web-based, accessibile semplicemente tramite qualsiasi device avente un browser incorporato: «ladirezione su cui si svilupperà il mercato degli e-book è l’accesso ai libri da ovunque, tanto dal punto di vista geografico quanto dal punto di vista del punto di accesso». Dai netbook agli smartphone, fino agli e-reader in grado di connettersi per navigare, il tutto al di fuori della logica “Kindle” che Amazon sta tentando di imporre con il proprio device.

Un catalogo avente tra i 400 mila ed i 600 mila libri dovrebbe costituire la base di partenza della nuova piattaforma, ma se l’accordo con gli editori per i libri scannerizzati nelle biblioteche dovesse andare a buon fine c’è da attendersi una estensione mai vista del numero di volumi che andrebbe sul mercato digitale di Mountain View. Gli acquisti verranno conclusi direttamente sul sito tramite pagamento con Google Checkout: una volta avuto accesso al libro, però, non si necessiterà di ulteriore connettività per procedere alla consultazione dello stesso (meccanismo pertanto perfettamente adattabile a quelle che sono le necessità del mondo mobile).

Nessun cenno ulteriore prende al momento forma sul alcun blog del gruppo e le uniche informazioni disponibili sono quelle deducibili dalle dichiarazioni rilasciate in occasione dell’evento di Francoforte. Poche parole, ma di enorme impatto: il processo su Google Books è ancora in corso, ma l’impatto delle promesse di mercato di Google sono destinate ad agire pesantemente su di un comparto che proprio nella massima visibilità sta cercando nuove opportunità per il rilancio delle vendite. Difficile peraltro pensare che l’annuncio sia avvenuto in Germania per pura casualità: il Governo tedesco ha infatti osteggiato per primo l’accordo avanzato da Google Books agli editori, schierandosi apertamente contro il gruppo di Mountain View accusandolo di monopolio e votando apertamente contro la proposta di conciliazione.

La nascita di un marketplace made in Google, inoltre, avrebbe un impatto sicuro, garantito dal brand del gruppo e dalle capacità di un team dal pedigree di successo. Un meccanismo simile avrebbe peraltro enorme magnitudo anche sulla conversione da carta a digitale poiché porterebbe in prospettiva su qualsiasi schermo la piena disponibilità di milioni e milioni di libri stampati su bit. L’annuncio di Francoforte, insomma, non può che essere destabilizzante. Non a caso giunge in anticipo rispetto al lancio, ma nel momento più opportuno per far capire agli editori quanto Google possa far crescere quanti affideranno le proprie sorti alla Rete. Ed a Google Editions.

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