«Il futuro delle applicazioni per la produttività è nel cloud. Abbiamo sempre creduto che il web fosse la miglior piattaforma per creare e condividere informazioni, e Google Docs ha già aiutato milioni di persone a diventare più produttive. Ma riconosciamo il fatto che molte persone sono ancora abituate ai software per desktop. Perciò mentre continuiamo a sviluppare Google Docs e Google Sites in qualità di ricchi strumenti per la collaborazione, rendiamo anche più semplice per gli utenti la transizione verso il cloud e l’interoperabilità con le applicazioni desktop come Microsoft Office».
Con questa presentazione Google ha ufficializzato la chiusura dei giochi per l’acquisizione di DocVerse, gruppo attivo nello sviluppo di applicazioni online per la produttività. Le cifre dell’operazione non sono ufficiali, ma fonti vicine a Mountain View indicano una quantificazione di circa 25 milioni di dollari. L’obiettivo è chiaro e dichiarato: portare nuove risorse nel team Google per migliorare e velocizzare la corsa verso il cloud computing nella convinzione per cui nella nuova realtà sarà possibile sfidare alla pari l’egemonia che Office si è guadagnato tra i software per l’ufficio.
Steve Ballmer lo ha affermato nei giorni scorsi con somma sicurezza: la transizione verso il cloud computing è iniziata ed a breve la corsa al cloud vedrà le risorse di Redmond completamente concentrate su questa nuova scommessa. Google ne è altrettanto convinta: entro tre anni la realtà desktop sarà del tutto ininfluente, sostituita dal mobile e dai relativi rapporti con i servizi disseminati nella “nuvola”. Di qui l’operazione DocVerse: un nuovo passo avanti verso la definizione del progetto immaginato per gli anni a venire, quando Google porterà a frutto gli sforzi compiuti per costruire la propria offerta (anche e soprattutto in ambito business).
«DocVerse è un piccolo agile team di sviluppatori talentuosi che condividono la nostra visione, e hanno reso possibile una vera collaborazione con Microsoft Office. Con DocVerse la gente può iniziare a sperimentare alcuni dei benefici della collaborazione web-based usando le tradizionali applicazioni Microsoft Word, Excel e PowerPoint». Per facilitare il passaggio al cloud, insomma, Google vuol far leva proprio sulla popolarità di Office, rendendo la collaborazione online una sorta di layer aggiunto che funga da invito al passo verso la nuova dimensione online. A confermare questo tipo di approccio è il post sul blog DocVerse che conferma il passaggio di consegne: il servizio è la risposta alternativa all’attuale limite di una scelta obbligata tra software e servizio, un ponte tra i due mondi per facilitare ed accompagnare l’evoluzione culturare degli utenti dal desktop alla nuvola.