Google Face Unlock, tecnologia poco etica?

Google avrebbe usato metodi discutibili per raccogliere le scansioni facciali necessarie allo sviluppo della tecnologia Face Unlock dei Pixel 4.
Google Face Unlock, tecnologia poco etica?
Google avrebbe usato metodi discutibili per raccogliere le scansioni facciali necessarie allo sviluppo della tecnologia Face Unlock dei Pixel 4.

I nuovi Pixel 4, che verranno annunciati il prossimo 15 ottobre, potranno essere sbloccati con il Face Unlock. La tecnologia sfrutta vari sensori (infrarossi, flood illuminator e dot projector) per offrire un riconoscimento più affidabile. Per migliorare il software, Google ha avviato la raccolta di scansioni facciali ma, secondo quanto riportato dal New York Daily News, in alcuni casi ciò avviene con metodi piuttosto discutibili.

L’azienda di Mountain View aveva confermato a luglio che alcuni suoi dipendenti hanno chiesto alle persone incontrate in strada di “vendere” i loro dati facciali in cambio di una gift card da 5 dollari. Questi dati biometrici vengono poi utilizzati per addestrare le reti neurali e migliorare il riconoscimento facciale. Secondo il New York Daily News, l’agenzia incaricata da Google (Randstad) non ha fornito informazioni sull’uso dei dati raccolti. Inoltre un manager di Google avrebbe espressamente ordinato di cercare persone con pelle scura.

Non è illegale raccogliere i dati biometrici su base volontaria, ma è necessario fornire tutte le informazioni e ottenere l’autorizzazione esplicita per evitare la violazione delle leggi sulla privacy. Sembra invece che gli incaricati da Google o Randstad non dicano alle persone che la scansione del volto viene registrata. Verrebbero inoltre scelti i senzatetto perché è meno probabile che parlino con i media.

In altri casi è stato usato l’inganno, chiedendo alle persone di giocare un po’ con lo smartphone per ricevere la carta regalo da 5 dollari. Il report del New York Daily News include anche immagini del dispositivo usato per la raccolta delle scansioni facciali, uno smartphone nascosto in una custodia di metallo, sigillato con adesivi anti-manomissione e viti di sicurezza.

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