Da qualche giorno a questa parte, se si digita qualcosa su Google compaiono delle piccole icone vicino a ogni risultato di ricerca. Si tratta delle favicon dei siti web usciti tra i risultati, ovvero quella che viene visualizzata alla sinistra dell’URL nella barra degli indirizzi di un browser. Il problema è che, in questo modo, Google non ha fatto che rendere più caotica la pagina (che prima era molto più pulita e minimale).
Secondo quanto affermato dal colosso della ricerca, l’aggiunta delle favicon è parte di un piano per chiarire agli utenti da dove provengano le informazioni visualizzate. Quando Google è stato lanciato per la prima volta, la sua pagina dei risultati di ricerca quasi vuota e minimale è stata una novità estremamente gradita, visto che si distingueva rispetto agli altri motori di ricerca dell’epoca. L’aggiunta di favicon rende i risultati di ricerca di Google un po’ più colorati e “pieni”.
Negli ultimi mesi, Google ha modificato il suo algoritmo di ricerca per “capire” frasi intere e ha migliorato i suoi risultati per dare priorità alle fonti affidabili. Chiunque fosse estremamente infastidito dall’introduzione delle favicon, Lifehacker ha anche fornito istruzioni su come applicare alcuni filtri per rimuovere le piccole icone e ripristinare l’aspetto dei risultati di ricerca precedenti. È possibile trovare la guida a questo indirizzo.
Di recente, BigG ha rivelato che sono oltre 120 i giochi in arrivo quest’anno su Stadia, sua piattaforma gaming che si basa sul cloud. Tra questi, saranno presenti 10 esclusive a tempo limitato (ovvero che arriveranno prima su Stadia e successivamente su altre piattaforme).