Google Foto: attivare il riconoscimento dei volti

Con Google Foto è possibile attivare il riconoscimento dei volti e catalogare le immagini in maniera più rapida e ordinata: ecco come si fa
Google Foto: attivare il riconoscimento dei volti
Con Google Foto è possibile attivare il riconoscimento dei volti e catalogare le immagini in maniera più rapida e ordinata: ecco come si fa

Google Foto, l’app utilizzabile da smartphone e tablet per gestire le proprie gallery di immagini (ma non solo), continua ad arricchirsi costantemente di nuove funzionalità. Tra le altre c’è quella che consente di riconoscere i volti, in modo da poter raggruppare le foto ed accedervi in maniera più rapida ed ordinata attraverso l’intelligenza artificiale. La nuova tecnologia, che in Italia è stata da poco aggiunta all’applicazione di Big G, è molto potente e precisa: bastano un paio di tap e qualche minuto di attesa per vedere raggruppate, ad esempio, tutti gli scatti di vostro figlio o di un amico in particolare.

Google Foto: come attivare il riconoscimento dei volti

Assicuriamoci di avere Google Foto sul nostro smartphone (altrimenti installiamo) e aggiorniamolo all’ultima versione disponibile. Al termine della procedura di installazione l’app ci chiede subito il consenso a raggruppare le foto in base ai volti. Se inavvertitamente abbiamo bypassato questo passaggio non dando il consenso, possiamo arrivarci con un tap in alto a destra sull’icona con le tre linee e selezionando poi Impostazioni e Raggruppa volti simili. Nella schermata che si apre utilizziamo l’interruttore di fianco alla voce Raggruppamento volti e attendiamo per qualche minuto.

Al termine della procedura automatica di elaborazione, l’app mostrerà le foto già presenti in archivio raggruppate in base ai volti identificati dall’intelligenza artificiale di Google. Con la stessa procedura con la quale abbiamo attivato il riconoscimento dei volti, la funzionalità può essere disattivata e i raggruppamenti non saranno più visibili fino a quando non la riattiveremo. La scansione delle immagini presenti nel proprio dispositivo, infatti, prevede una piccola rinuncia alla propria privacy: Google Foto impiega circa 15 minuti (dipende dal numero degli scatti e dalle loro dimensioni) per analizzare le immagini creando un indice in base al volto.

La funzionalità risulta particolarmente utile se si suole archiviare le foto nel cloud, perché sarà più semplice e veloce reperire le facce delle persone comparse almeno una vota nei nostri scatti, senza dover scorre manualmente le gallery fino ad individuare l’immagine desiderata. Inoltre, attivando il riconoscimento dei volti, sarà più semplice condividere con una persona specifica tutte le foto nelle quali la stessa appare.

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