Partiamo dalla definizione fornita da Wikipedia per capire di cosa si parla quando si affronta il bilanciamento del bianco in fotografia: “si intende la regolazione dell’intensità dei vari colori con l’obiettivo di ottenere la loro rappresentazione corretta”. Vi è mai successo di scattare un’immagine e di osservare perplessi il risultato perché sembra troppo giallo o di notare una forte dominante di un’altra tinta? Ecco, è da attribuire a un white balance errato.
L’argomento viene affrontato in ogni corso base per fotografi e l’impostazione è solitamente gestita in maniera piuttosto accurata dalle reflex così come dagli smartphone più recenti. Si tratta comunque di un parametro che può essere facilmente corretto in fase di post-produzione, ovvero dopo lo scatto, senza alcun tipo di deterioramento dell’immagine in termini di qualità. Oggi il gruppo di Mountain View introduce la regolazione automatica per il bilanciamento del bianco nell’applicazione Google Foto. Una funzionalità introdotta inizialmente su Android e poi destinata a raggiungere anche iOS. Siccome un’immagine è più esplicativa di mille parole, basta dare un’occhiata agli esempi allegati di seguito per capire di cosa si tratta.
A volte scattare una foto negli interni genera una tinta giallognola. O nelle giornate nuvolose, tutto sembra freddo e di un blu poco naturale. Spesso ci affidiamo agli strumenti di editing per correggere queste imperfezioni, ma non sembra abbiamo il tempo o l’esperienza necessaria per regolare il bilanciamento del bianco delle nostre immagini.
Il bilanciamento del bianco automatico è solo l’ultima delle feature integrate da Google nel suo servizio Foto, che prende vita sia in qualità di applicazione mobile che come piattaforma accessibile da browser desktop. Tra le caratteristiche più interessanti il backup delle immagini con spazio di storage illimitato per il salvataggio degli scatti in alta definizione.