Gli utenti francesi che nel fine settimana tentano di accedere a Google si trovano di fronte una pagina particolare, un unicum rispetto alle abitudini del motore. Sulla homepage di Google.fr, infatti, compare da alcune ore un avviso imposto dal Garante per la Privacy francese, in forte evidenza in quanto localizzato sotto il modulo di ricerca e pertanto in posizione di fortissima visibilità.
Il box evidenziato è stato imposto dalla CNIL (Commission nationale de l’informatique et des libertés) in seno alla decisione che ha portato all’ammenda da 150 mila euro contro il gruppo guidato da Larry Page. La colpa di Google è quella di aver unito i vari account relativi ai vari servizi di proprietà (da Google a Google Plus, fino a YouTube): mentre in altri paesi europei la vertenza è ancora in corso, in Francia si è giunti ad un verdetto contrario nei confronti del colosso di Mountain View. Risibile la sanzione comminata (150 mila euro, il massimo possibile), accompagnata però dall’avviso obbligatorio che gli utenti troveranno sulla homepage con tanto di link esplicativo verso una pagina sul sito CNIL.
Il danno maggiore della sentenza CNIL ai danni di Google è probabilmente proprio nella pubblicità che l’avviso trova sulla homepage più visitata in assoluto dall’utenza che accede al Web. Google ha posto parziale ostruzionismo a questo tipo di punizione ricordando tramite il Wall Street Journal come il motore abbia sempre mantenuto “vergine” la propria pagina principale, ma l’argomento non appare troppo solido: più volte Google ha portato in homepage note testuali, partendo da alcuni prodotti in area Nexus per finire all’ultimo doodle olimpico di questi giorni.
L’Unione Europea ha identificato la CNIL come giusta interfaccia per portare avanti le proprie indagini relative a Google, così che il Garante francese è di fatto diventato un Garante di valenza continentale a seguito della propria stretta collaborazione con la Commissione Europea. La sanzione francese rischia pertanto di rappresentare un battistrada rischioso per la posizione di Google al cospetto delle altre authority presso cui le indagini sono tuttora aperte.