Primo campanello d’allarme per Google+. Il servizio di Mountain View, dopo aver fatto registrare numeri da record con l’introduzione di alcune novità e l’apertura al pubblico delle registrazioni, frena bruscamente la sua corsa. Se la tendenza negativa dovesse essere confermata per il futuro, tornerebbero a palesarsi per bigG alcuni fantasmi del passato, ovvero i ricordi del fallimentare esito di piattaforme come Buzz, Orkut e Wave.
La rincorsa a Facebook pare dunque meno alla portata di quanto ipotizzato nelle scorse settimane, ed è proprio nella creatura di Mark Zuckerberg che può essere identificato uno dei principali responsabili di questo improvviso stop al traffico su Google+. Il social network in blu ha scelto il periodo migliore per lanciare alcune significative novità riguardanti l’interfaccia utente come la Timeline, ottenendo esattamente l’effetto sperato, ovvero quello di frenare l’esodo dei propri iscritti verso altri lidi.
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Per capire con l’ausilio dei numeri l’andamento di Plus, viene in aiuto la ricerca condotta e pubblicata da Chitika, che evidenzia come subito dopo il picco di visite raggiunto nell’ultima settimana di settembre, il volume di quanti hanno continuato a utilizzare il servizio di Google è sceso rapidamente in pochi giorni.
Google dovrà dunque impegnarsi ulteriormente per convincere l’utenza a non abbandonare il progetto, arricchendolo con funzionalità inedite a capaci di attirare l’attenzione dei navigatori. Nel pieno dell’era 2.0, un altro passo falso per il colosso di Mountain View rappresenterebbe di fatto l’ennesima sconfitta in ambito social, quasi a confermare come l’azienda sia incapace di far proprie le dinamiche di questo settore nonostante l’ormai longevo successo in altri campi.