Google ha annunciato nei giorni scorsi la volontà di modificare il proprio algoritmo di ricerca per favorire l’incontro con risultati più freschi ed aggiornati, perché questo è quel che cerca l’utente: l’ultimo update, la situazione più reale, l’informazione più attendibile. A distanza di pochi giorni appare chiaro come l’impatto del cambiamento possa essere forte sul quadro generale del search e le prime conseguenze sono immediatamente tangibili.
Altro che Caffeine, altro che Google: il nuovo algoritmo “Google Fresh” va a modificare il ranking dei risultati nel 35% dei casi, rappresentando così una delle modifiche di maggiore impatto che Google ha abbracciato per migliorare l’esperienza di ricerca sul motore. La conseguenza immediata è quella per cui tutti i produttori di contenuti saranno premiati, mentre saranno bocciati i siti più statici contenenti informazioni datate e pertanto meno utili all’utenza che compone le query.
Secondo quanto rilevato da SearchMetrics, l’indice di visibilità relativo può cambiare di parecchi punti percentuali in pochi giorni, con nomi come Blogger a perdere il 20% ed altri quali Napster, Skype, All Things Digital o Huffington Post a guadagnare da 10 a 50 punti percentuali. Le risultanze immediate non sono probabilmente attendibili in termini assoluti né le percentuali vanno prese per buone in tutti i casi, ma il trend è delineato.
Contenuti di qualità, contenuti veloci e contenuti aggiornati. Questo è il nuovo diktat di Google. Questo è il nuovo paradigma a cui il mondo SEO dovrà fare riferimento.