Si è iniziato a parlarne lo scorso anno, con la comparsa in Rete dei primi riferimenti al progetto: Fuchsia è il nome in codice di un nuovo sistema operativo realizzato da Google, basato sul kernel Magenta anziché su Linux come invece avviene per i ben noti Android e Chrome OS. Oggi si torna a discuterne, poiché sono spuntante le immagini di quella che sarà l’interfaccia.
Sebbene la sua finalità non sia ancora ben chiara (forse sarà destinato al mondo IoT), quelle visibile nel video e negli screenshot di seguito sono alcune schermate della piattaforma. Un layout basato sulle schede. Il nome scelto per l’interfaccia è Armadillo ed è stata realizzata con l’ausilio dell’SDK Flutter che genera codice cross-platform, dunque eseguibile su dispositivi Android, iOS e anche (presumibilmente) Fuchsia. L’aspetto sembra essere quello di un sistema destinato all’universo mobile, dunque smartphone o tablet, con riquadri che possono essere posizionati a piacimento o affiancati in modalità split-screen. Non mancano poi suggerimenti sullo stile di quelli forniti da Google Now.
C’è chi ipotizza Fuchsia possa rappresentare un punto di incontro tra Android e Chrome OS, ma a questo proposito va ricordato che lo stesso gruppo di Mountain View ha più volte smentito l’ipotesi di una convergenza tra i due mondi, che dovrebbero continuare a operare in maniera ben distinta e separata: il primo a bordo di smartphone e tablet, il secondo su notebook e computer.
Al momento non è chiaro quale sia la finalità del progetto: Fuchsia potrebbe essere una piattaforma destinata ad affiancarsi ad Android e a Chrome OS oppure un’iniziativa esclusivamente sperimentale. Difficilmente il sistema operativo andrà a sostituire o rimpiazzare quelli esistenti, considerando la loro attuale forza sul mercato. Da Google, tutto tace, ma con l’evento I/O 2017 dedicato al mondo degli sviluppatori ormai alle porte, novità in tal senso potrebbero giungere già nel corso delle prossime settimane.