Chi si aspettava novità concrete e ufficiali in merito al progetto Fuchsia in occasione del Google I/O 2017 della scorsa settimana è rimasto deluso. Il gruppo di Mountain View non ha parlato in via ufficiale dell’iniziativa, almeno non in modo sufficientemente chiaro da far capire quale sarà il suo futuro.
L’argomento è però stato trattato nel corso di un’intervista con Dave Burke, VP of Engineering di Android. Stando alla sua testimonianza, il principale punto di forza del sistema operativo è costituito dalla natura open source che permette a chiunque di consultare il codice e suggerire miglioramenti. Non è invece ancora del tutto chiara la destinazione della piattaforma, che in passato si è ipotizzato possa arrivare un giorno su smartphone, tablet e computer, come confermato anche dai primi screenshot (visibili di seguito) che mostrano l’interfaccia Armadillo basata su un layout a schede.
Fuchsia è un progetto sperimentale ancora nelle sue prime fasi. Come sapete, abbiamo avviato molti progetti validi in Google. Penso che a renderlo interessante, in questo caso, sia la sua natura open source che permette a chiunque di vederlo e commentarlo.
Fuchsia è un sistema operativo basato su kernel Magenta. Stando a quanto affermato da Burke, si tratta di un progetto che non ha nulla a che fare con Android, del tutto indipendente.
Come molti altri progetti nelle loro prime fasi, con tutta probabilità cambierà e muterà. Ci sono alcune persone davvero in gamba che ci stanno lavorando, grandi professionisti che hanno già collaborato con noi. Dunque , sarà interessante vedere cosa accadrà. È comunque un progetto diverso e del tutto indipendente da Android. E questo è fondamentalmente tutto.