Nel 2016 la proprietà della piattaforma Getty Images si è rivolta alla Commissione Europea puntando il dito verso Google, definendo la sua attività potenzialmente in grado di promuovere la pirateria. La richiesta era precisa: “Vogliamo che Google riporti la ricerca a funzionare come ricerca, non a sostituirsi agli editori”. Oggi si parla di una stretta di mano tra le parti, che eviterà di portare la causa in tribunale: i termini dell’accordo prevedono la sottoscrizione di una licenza e alcuni cambiamenti alle sezione Immagini del motore di ricerca.
L’accusa sosteneva che, mostrando le immagini presenti nell’archivio di Getty a piena risoluzione direttamente tra i risultati della ricerca, Google scoraggiava gli utenti a visitarne la fonte originale. Una presunta infrazione del copyright relativa a milioni di file. Migliora dunque l’attribuzione della paternità delle immagini da pare di bigG. Inoltre, per i contenuti provenienti da Getty sparisce il pulsante “Visualizza immagine”, così da indirizzare il navigatore direttamente alla fonte originale del contenuto. Queste le parole di Dawn Airey, CEO di Getty Images, contenute in un comunicato.
Concediamo in licenza a Google i nostri contenuti leader del mercato, collaborando strettamente con loro per migliorare l’attribuzione al lavoro dei nostri contributori e aiutando così la crescita dell’ecosistema.
L’accordo siglato prevede inoltre per il gruppo di Mountain View la possibilità di utilizzare tutte le immagini presenti nell’archivio di Getty all’interno dei suoi prodotti e servizi. Non è dato a sapere se la stretta di mano sia giunta in seguito al versamento di una cifra da parte del motore di ricerca. Il comunicato diffuso vede anche l’intervento di Cathy Edwards, Engineering Director di bigG.
Siamo felici di aver siglato un accordo di licenza con Getty Images, così potremo utilizzare le loro immagini in molti dei nostri prodotti e servizi, con effetto immediato.