L’immagine di apertura (così come quelle allegate di seguito nell’articolo) è inclusa in un brevetto depositato dal gruppo di Mountain View nel 2011 presso USPTO (United States Patent and Trademark Office) e relativo agli occhiali Google Glass, reso pubblico solo nei giorni scorsi. In altre parole, si tratta di uno dei primi prototipi del dispositivo, che come ben tutti sanno oggi è caratterizzato da un design differente, più compatto e studiato per integrarsi al meglio con le montature tradizionali.
Gli schemi mostrano un device dotato di fotocamera posizionata in mezzo alle lenti e un pulsante fisico da premere per scattare un’immagine. L’introduzione del supporto ai comandi vocali ha poi reso obsoleto quest’ultima componente, mentre l’obiettivo è stato spostato sul lato, risultando così “meno invadente" e decisamente più hi-tech. La descrizione contenuta nel brevetto fa riferimento alla possibilità di utilizzare la fotocamera in accoppiata con un piccolo display posizionato di fronte agli occhi, ipotesi poi concretizzata con le successive evoluzioni del progetto. Questo, nelle intenzioni iniziali di bigG, sarebbe servito a visualizzare informazioni come notifiche, livello di carica della batteria e orario, ma su entrambe le lenti e non solamente su una di esse.
Già prevista nel 2011 l’integrazione di un touchpad per interagire con le funzionalità offerte, oltre che di moduli WiFi e 3G per la connessione a Internet. Perché il brevetto sia venuto alla luce solamente ora rappresenta un mistero. Di recente si è parlato di una nuova probabile versione di Google Glass, caratterizzata da modifiche sia per quanto riguarda il design che la componentistica interna, forse messa a punto da Intel. Potrebbe essere l’ultimo step evolutivo degli occhiali prima del loro lancio ufficiale sul mercato. La presentazione risale infatti a ormai quasi tre anni fa (aprile 2012), ma fino ad oggi è stata distribuita esclusivamente la Explorer Edition dedicata agli sviluppatori.