Google vuole che, nel momento in cui i Google Glass arriveranno sul mercato, non rimangano scatole vuote prive di utilità. Per questo motivo, essendo i Glass basati su Android, intende traslare l’immensa disponibilità di app esistente anche sul nuovo device, moltiplicando così le opportunità per utenti e per sviluppatori.
L’appello giunge da Alain Vongsouvanh del Glass Developer Relations Team ed è diretto proprio agli sviluppatori: in attesa di avere a disposizione istruzioni più dettagliate sulle modalità di programmazione, il consiglio è quello di portarsi avanti con i lavori per farsi trovare preparati al momento in cui i Glass saranno la grande novità del mercato. Essendo i Google Glass basati su una vecchia versione di Android, le basi sono estremamente semplici e conosciute, aprendo quindi questa opportunità a qualsiasi developer che possa avere una buona idea da traslare sugli occhiali di Mountain View.
Vongsouvanh spiega che il gruppo è oggigiorno al lavoro per poter distribuire quanto prima un Glass Development Kit all’altezza, ma nell’attesa è possibile utilizzare il tradizionale Android SDK per portarsi avanti con i lavori. Il team lascia insomma intende una promessa: chi sviluppa con l’attuale SDK non avrà problemi nel tradurre in seguito il codice prodotto, potendo così investire fin da subito nella scommessa Google Glass. Del resto Google non può certo lasciare all’industria del porno l’egemonia sulle fantasie che utenti e developer possono maturare sugli occhiali del gruppo.
Quando Google Play avrà applicazioni anche per i Glass, il sistema win-win-win che ha imposto Android nel mondo smartphone e tablet sarà replicato anche su un nuovo device, in attesa che anche gli orologi smart inizino a recitare il proprio ruolo nel comparto.