La prossima evoluzione del progetto Google Glass potrebbe non essere quella che in molti hanno sperato. Che gli occhiali per la realtà aumentata del gruppo di Mountain View abbiano incontrato alcuni problemi durante la fase di sviluppo è cosa ormai certa, come dimostra il cambio al vertice imposto dal motore di ricerca con l’arrivo di Tony Fadell. In futuro il dispositivo potrebbe diventare uno strumento indirizzato principalmente alle realtà professionali.
Il nome in codice A4R-GG1 avvistato la scorsa settimana negli archivi della FCC (Federal Communications Commission) potrebbe far riferimento ai Google Glass Enterprise Edition, ovvero un’edizione del device con specifiche hardware, design e funzionalità realizzate appositamente per rispondere alle esigenze dell’utenza business. Questa versione, identificata con il nome in codice EE, si differenzierebbe da quella XE (Explorer Edition) messa a disposizione finora agli sviluppatori per il test di servizi e applicazioni. Si ricorda che tra le componenti integrate figurano anche i moduli Bluetooth LE e WiFi dual band 802.11a/b/g/n/ac per la connettività, con quest’ultimo che stando ad alcuni rumor potrebbe essere impiegato per lo streaming video in tempo reale.
Ovviamente da Mountain View non sono giunte conferme. Le immagini contenute nella documentazione della FCC saranno rese pubbliche il 28 dicembre. È dunque lecito ipotizzare che prima di allora bigG possa scegliere di svelare ufficialmente al mondo l’evoluzione dei Google Glass, rendendo così chiara la nuova strategia messa in campo con il suo dispositivo dedicato alla realtà aumentata. Resta da capire se sia ancora prevista una versione degli occhiali destinata al segmento consumer oppure se i feedback raccolti durante la lunga fase di test abbiano spinto il motore di ricerca a puntare esclusivamente sull’ambito business per il lancio della propria tecnologia AR.