L’azienda italiana Gerhò ha sviluppato una nuova soluzione dedicata ai Google Glass che apre a nuove applicazioni del dispositivo in ambito medico: è denominata Dental Glass e mira appunto a portare i peculiari occhiali negli studi dentistici, per avere cartelle cliniche, radiografie dei denti e via dicendo tutte sott’occhio e senza bisogno di allontanarsi dalla poltrona del paziente.
Attualmente Dental Glass non è ancora stato distribuito ma solo prenotabile sul sito ufficiale del progetto targato Gerhò, che mette a disposizione dei dentisti un pacchetto completo del software insieme a un’unità dei Google Glass, disponibile «nei prossimi mesi in edizione limitata». L’obiettivo è di fornire agli specialisti una soluzione che offra a portata d’occhio tutte le informazioni che riguardano il paziente, fruibili attraverso i comandi vocali di Google Now integrati nel dispositivo. I dentisti avranno tutti i dati a disposizione in tempo reale con mani libere per visite e trattamenti e potranno anche utilizzare i Glass nelle loro complete funzionalità, al di fuori dell’ambito medico.
Spiega infatti il team che «i Dental Glass alleggeriscono il tuo lavoro quotidiano rendendo più efficiente l’organizzazione dell’ambulatorio. Rimane così più tempo per un’assistenza maggiormente concentrata sul paziente, con le informazioni più importanti sempre sott’occhio». Il paziente sarà infatti costantemente nel proprio campo visivo e il nuovo dispositivo a realtà aumentata di Google provvederà a informare il dentista in tempo reale anche su altre cose, come visite, trattamenti ed eventuali appuntamenti spostati.
Il progetto è stato ideato, messo a punto e coordinato interamente da Sell Well, con la successiva commercializzazione da parte di Gerhò, ma non è ancora possibile sapere quale sarà il prezzo del pacchetto Dental Glass né la sua disponibilità effettiva sul mercato. Appare comunque molto chiaro come gli occhiali Google stiano già iniziando a trovare un largo impiego nel settore medicale. Vi sono infatti diverse aziende partner a esser entrate nel programma Glass at Work, tra cui AudMedix, che sta crendo soluzioni smart da far usare in ospedali e ambulatori, e diversi ospedali – anche italiani – che hanno scelto di provare l’innovativo dispositivo, come quello di Rozzano.