La tecnologia integrata in Google Glass permette di impiegare il device nelle situazioni più disparate: dall’intrattenimento alle applicazioni di realtà aumentata, fino alla navigazione stradale. I medici dell’ospedale Beth Israel Deaconess di Boston hanno pensato di testare il dispositivo indossabile nel loro lavoro quotidiano, più precisamente nelle situazioni di emergenza che ogni giorno si presentano al personale del pronto soccorso.
Tocca al dott. John Hamalka spiegare com’è andata. Dal suo post emerge che il verdetto dell’esperimento è decisamente positivo: grazie alla fotocamera degli occhiali è stato possibile effettuare la scansione dei codici QR relativi a ciascun paziente e ottenere così le informazioni sul loro stato di salute, sulla patologia e sulla terapia in corso. Ancora più importante, i dati possono essere consultati direttamente all’interno del campo visivo, senza interrompere ciò che si sta facendo, un dettaglio non di poco conto nei casi in cui anche pochi secondi possono risultare di fondamentale importanza per salvare una vita. I test sono stati avviati da quattro medici il 17 dicembre, estendendoli poi ad altri dieci membri dello staff a partire dal 24 gennaio, con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero possibile di feedback.
Glass è uno strumento che sembra realizzato proprio per consultare rapidamente le informazioni e dà il meglio di sé quando si tratta di visualizzare aggiornamenti in tempo reale o notifiche. Se utilizzato insieme a servizi di localizzazione, è in grado di fornire informazioni di vitale importanza ai medici. Pensiamo che la possibilità di accedere in questo modo ai dati clinici quando si visita un paziente sia una delle funzionalità migliori di Google Glass.
Non è in verità la prima volta che si assiste ad un esperimento simile con gli occhiali di bigG. Due chirurghi dell’Indiana University Health Methodist Hospital hanno portato a termine una ricostruzione della parete addominale proprio consultando l’esito di lastre e risonanze magnetiche attraverso il piccolo display di Glass, senza dunque interrompere l’operazione. Per impieghi simili servono ovviamente app sviluppate ad hoc, ma grazie all’SDK ufficiale messo a disposizione da Google questo non rappresenta certo un problema.