Le caratteristiche di Google Glass lo rendono un dispositivo estremamente versatile, in grado di soddisfare le esigenze di utenti e professionisti negli ambiti più svariati: dall’intrattenimento alla guida, dalle situazioni di emergenza ai momenti di intimità. Alla lista va aggiunto anche l’ambiente ospedaliero, come dimostra l’operazione portata a termine da due medici dell’Indiana University Health Methodist Hospital.
Durante una ricostruzione della parete addominale, il dott. Paul Szotek e il suo collega, il dott. Jeff Browne, hanno fatto ricorso agli occhiali di bigG per consultare le lastre e l’esito delle risonanze magnetiche del paziente, senza bisogno bisogno di spostare l’attenzione dal tavolo operatorio e senza interrompere il procedimento chirurgico. Secondo Szotek, una tecnologia di questo tipo può rappresentare un aiuto importante nel corso degli interventi, soprattutto quando si tratta di urgenze.
Credo davvero che possa rivoluzionare ciò che facciamo e il modo in cui lo facciamo. Pensate al tempo che potremmo risparmiare se il personale che interviene nei casi di emergenza potesse inviare immagini e filmati dei pazienti più gravi in tempo reale, così da trasmettere le informazioni sull’incidente all’ospedale, in modo che i medici possano fornire il loro supporto senza alcuna attesa.
Si è solitamente portati a pensare Google Glass come un prodotto destinato all’ambito consumer e di certo, una volta commercializzato, il dispositivo attirerà l’attenzione degli utenti per le sue numerose funzionalità multimediali e di entertainment. Gli occhiali di Mountain View hanno però tutte le carte in regola per diventare uno strumento importante ed efficace anche altrove, come dimostra l’esperimento dei due medici in questione, che replica quanto visto lo scorso anno con l’operazione allo stomaco condotta dal dott. Rafael Grossmann dell’Eastern Maine Medical Center. Resta ora da capire quando bigG ha intenzione di commercializzarlo e quale sarà il prezzo finale.