In attesa di poter mettere mano alla prossima evoluzione di Google Glass, un numero non indifferente di sviluppatori e appassionati continua ad utilizzare la Explorer Edition degli occhiali. Molti di loro negli ultimi giorni hanno unito la loro voce per denunciare la diffusione di un problema che, di fatto, rende inutilizzabile il dispositivo di bigG. Le prime lamentele sono comparse online il 5 gennaio.
Ad oggi da Mountain View non sono arrivati comunicati o dichiarazioni in merito. Nel dettaglio, il bug sembra provocare un reset alle impostazioni di fabbrica di Glass, senza permettere poi al proprietario di configurarlo nuovamente. Altri parlano invece di un non meglio specificato errore relativo ad una password non corretta mostrato al posto delle schede di mappe e calendario. Una voce di speranza arriva dall’unico utente che racconta di aver ricevuto una risposta da Google: pare trattarsi di un intoppo verificatosi sui server remoti che gestiscono i device e tutto dovrebbe tornare alla normalità entro i prossimi giorni.
Il mio Glass ora pensa di essere una nuova unità e di necessitare del setup. Sfortunatamente, il processo di configurazione fallisce. C’è chiaramente qualcosa che non va.
Come già detto, la prossima versione degli occhiali sarà caratterizzata da un design evoluto, con una Enterprise Edition progettata appositamente per sfruttare le potenzialità della realtà aumentata in ambito professionale. La novità principale riguarda un telaio pieghevole che ne faciliterà il trasporto, senza dimenticare il supporto alle reti WiFi 5 GHz, un processore più potente, una fotocamera migliore e una superficie più ampia del display. Di fatto, è lecito parlare di “Google Glass 2.0”, nonostante la prima versione non abbia mai fatto il suo debutto ufficiale sul mercato in versione consumer.
L’annuncio potrebbe andare in scena in occasione dell’evento I/O 2016, in programma dal 18 al 20 maggio a Mountain View. Lì il team Project Aura potrebbe svelare in che modo la direzione di Tony Fadell (CEO di Nest) ha contribuito all’evoluzione del dispositivo.