Il debutto sul mercato di Google Glass è ancora piuttosto lontano (parola di Eric Schmidt), ma il dispositivo è pronto ad andare nello spazio. Accadrà la prossima settimana, grazie all’iniziativa messa in campo dall’organizzazione non profit statunitense Kentucky Space, che porterà gli occhiali per la realtà aumentata sulla Stazione Spaziale Internazionale. Il lancio è fissato per martedì 16 dicembre dal Kennedy Space Station vicino a Titusville, in Florida.
Un team del Tufts Center for Regenerative and Developmental Biology sfrutterà la tecnologia per analizzare i meccanismi di rigenerazione di alcuni vermi piatti nell’ambiente a microgravità. Il progetto è portato avanti in collaborazione con Interapt, una delle prime realtà che hanno aderito al programma Glass at Work lanciato da Google nei mesi scorsi. Di seguito la versione tradotta di un estratto dalla documentazione pubblicata sul sito di Kentucky Space.
Durante la missione KS testerà Google Glass come uno strumento di realtà aumentata nelle verifiche preliminari e nelle operazioni post-volo. Questo è parte di un processo finalizzato all’utilizzo del dispositivo come interfaccia umana per la tecnologia e gli esperimenti di KS che saranno condotti nel 2015 sulla ISS. In aggiunta a Google, KS è al lavoro su questo progetto con Interapt, un partner certificato Glass at Work con sede a Louisville (KY).
Il lancio della prossima settimana che porterà Google Glass sulla Stazione Spaziale Internazionale sarà curato da SpaceX, società guidata da Elon Musk. Il CEO (fondatore anche di Tesla) ha di recente fatto discutere per alcuni suoi interventi sul tema dell’intelligenza artificiale: secondo il suo punto di vista, uno sviluppo incontrollato delle tecnologia legate all’IA potrebbe condurre alla creazione di automi e sistemi potenzialmente dannosi per l’intera umanità nel giro di pochi anni.