Poco più di un anno fa, Google ha lanciato Goggles, un’applicazione capace di sfruttare la fotocamera ormai integrata sulla quasi totalità dei telefoni in commercio per catturare immagini del mondo reale al fine di effettuare ricerche Web. Disponibile inizialmente solo su piattaforma Android, e rilasciato in un secondo momento anche per iPhone, Google Goggles è stato fino ad oggi sfruttato dagli utenti esclusivamente per scovare informazioni in merito a dipinti, paesaggi o prodotti ben noti, rivelandosi a conti fatti un ottimo esercizio di stile e poco più.
Le reali potenzialità di Goggles sono però ben altre e da Mountain View hanno provato a dimostrarlo in queste ore con un curioso esperimento applicativo in area marketing. Google, che per l’occasione ha stretto accordi con cinque importanti aziende come Buick, Disney, Diageo, T-Mobile e Delta Airlines, ha chiesto loro di inserire all’interno delle proprie pubblicità cartacee (riviste, locandine ecc.) alcuni punti rilevabili esclusivamente dal software, così da poter reindirizzare l’utente verso una pagina Web contenente offerte, informazioni aggiunti o altro ancora.
Google intende in questo modo rendere sempre più intangibile il divario che ancora separa il mondo offline da quello online, sfruttando la propria tecnologia per offrire alle aziende la possibilità di attirare l’attenzione dei potenziali acquirenti in modo originale e al tempo stesso redditizio per entrambe le parti. Perché l’esperimento possa diventare prassi servirà però del tempo e il perfezionamento di una tecnologia che ad oggi si è rivelata tutt’altro che accurata nel riconoscimento di numerose tipologie di immagini.
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