Il lancio di Bing, il nuovo motore di ricerca di Microsoft, ha portato una certa ventata di aria fresca al “consolidato” mercato dei motori di ricerca, che vede il motore di Google agguantare una fetta di mercato con percentuali inarrivabili per gli avversari.
Un predominio che, secondo un articolo del New York Post, potrebbe essere messo in serio pericolo dal nuovo arrivato, tanto che dalle parti di Mountain View si sarebbe addirittura scomodato un gruppo di esperti con l’obiettivo di studiare l’algoritmo che regola le risposte alle query di Bing.
Di certo il nuovo motore di Microsoft, forte di un elevato “battage” pubblicitario messo in piedi al momento del lancio, ha riscosso un discreto successo nelle prime settimane, nonostante sia ancora in versione beta e non sia pienamente operativo al di fuori degli USA (le verioni europee sono il vecchio Live Search con grafica rinnovata).
Un successo forse dovuto alla curiosità o magari all’effettiva riuscita ed efficienza del motore, questo non si sa, ma basta questo a far parlare di “paura” da parte di Google?
In effetti è difficile pensare che da Mountain View si sia passati a dichiarazioni di “sicurezza” della propria posizione ad una frenesia dovuta alla paura che il nuovo motore possa “rubare” mercato a Google.
Forse la verità è che Bing ha introdotto davvero qualche idea valida al punto da far propendere i responsabili di “Big G” a studiare l’avversario (cosa normale in ogni settore), ma che le posizioni di Google siano abbastanza sicure, almno per adesso, per essere insidiate da un motore di ricerca che ha ancora tutto da dimostrare e una base di utenti da costruirsi.