Le prime indiscrezioni in merito al progetto sono circolate in Rete nel mese di aprile, mentre oggi viene annunciato il suo debutto ufficiale, sebbene in modo limitato al territorio d’oltreoceano: Google Hire, la piattaforma del gruppo di Mountain View indirizzata alle aziende e dedicata alle assunzioni, è online e disponibile come parte integrante della G Suite rivolta alle realtà professionali.
Come già detto, in un primo momento l’iniziativa è accessibile alle società con sede negli Stati Uniti e con una forza lavoro al di sotto dei 1.000 dipendenti, ovvero quelle che solitamente faticano a sostenere la spesa economica necessaria per affidare all’esterno la ricerca di candidati per ricoprire le posizioni aperte. Con tutta probabilità in futuro il suo raggio d’azione verrà esteso in altri territori (presumibilmente anche in Europa) e ai gruppi più grandi. Si tratta di un progetto che va a integrarsi con Google for Jobs, annunciato in maggio durante la conferenza I/O 2017 dedicata alla community di sviluppatori, che raccoglie invece i profili professionali di chi è alla ricerca di un impiego. In altre parole, bigG si propone come intermediario tra le due parti, al pari di un’agenzia online.
Il database di Hire è stato popolato grazie a partnership siglate con LinkedIn, Monster, WayUp, DirectEmployers, CareerBuilder, Glassdoor e Facebook. Le aziende che scelgono di rivolgersi alla piattaforma possono ad esempio comunicare con i candidati tramite Gmail, mantenendo lo storico delle conversazioni sempre aggiornato e consultabile, programmare i colloqui di lavoro all’interno di Calendar inoltrando gli inviti, gli indirizzi e i contatti ai diretti interessati, nonché tenere traccia dell’esito nei Fogli salvati su Drive. Insomma, un servizio profondamente integrato con gli altri strumenti dedicati alla produttività offerti da Google.