All’evento I/O 2016 di maggio è stato ufficialmente presentato Google Home, un altoparlante da posizionare in casa ed equipaggiato con un sistema di intelligenza artificiale in grado di fornire informazioni ed eseguire azioni se interpellato con comandi vocali. In altre parole, un dispositivo che ricorda da vicino la linea Echo di Amazon. A quanto pare, il gruppo di Mountain View intende aprire la tecnologia ai partner hardware.
Aziende di terze parti potranno dunque produrre e commercializzare le loro versioni dello speaker, un po’ come avviene con gli smartphone e i tablet appartenenti all’ecosistema Android. Al momento si tratta di un’indiscrezione, non confermata né smentita da bigG. Maggiori informazioni potrebbero arrivare nel corso dell’evento in scena il prossimo martedì a New York, quando il colosso californiano presenterà i due telefoni della linea Pixel, la versione 4K del dongle Chromecast e probabilmente altro ancora. Stando a quanto riportato dalla redazione di Variert, Google avrebbe proposto la sua idea durante un incontro a porte chiuse riservato ad una cinquantina di partecipanti selezionati, alcuni dei quali rappresentanti di importanti aziende del settore audio.
Alcuni dei nomi presenti, sempre secondo la fonte dell’indiscrezione, hanno già collaborato in passato con bigG per integrare la tecnologia Cast nei propri impianti audio e negli altoparlanti wireless. Tra questi potrebbero figurare B&O, Harman Kardon, LG, Onkyo, Philips, Raumfeld, Sony e Vizio.
Il gruppo di Mountain View sembra dunque puntare a rafforzare la propria presenza nelle case degli utenti, in ambito smart home, attraverso la diffusione di dispositivi semplici da utilizzare e profondamente integrati con il proprio ecosistema di servizi e piattaforme. Sarà interessante capire quali partner accetteranno la proposta e con quali modalità.