Google Home è forse il più interessante tra i nuovi dispositivi commercializzati dal gruppo di Mountain View. Non tanto dal punto di vista del comparto hardware: dopotutto si tratta di un altoparlante, equipaggiato con microfoni in grado di catturare l’audio nell’ambiente circostante, racchiuso all’interno di un design elegante e personalizzabile che strizza l’occhio ai più esigenti in termini estetici.
Volendo essere più precisi, replica un’idea già messa in campo da tempo dal concorrente Amazon con la linea Echo. È però il suo lato invisibile a renderlo speciale, il software equipaggiato e le funzionalità integrate che poggiano su un sistema di intelligenza artificiale. Google Home si pone l’ambizioso obiettivo di diventare un assistente in ambito domestico, un orecchio virtuale e discreto sempre in grado di soddisfare le richieste di chi si trova in casa, soprattutto quelle legate all’intrattenimento multimediale, alla ricerca delle informazioni online e alla comunicazione.
Oggi hanno preso il via le spedizioni delle unità acquistare dallo store ufficiale di bigG negli Stati Uniti, dove il dispositivo è in vendita al prezzo di 129 dollari (circa 117 euro al cambio attuale). Ciò significa che utenza e stampa specializzata ne metteranno fin da subito alla prova le capacità per comprenderne a fondo il funzionamento e le reali potenzialità. Home è al momento un’esclusiva USA, ma l’azienda californiana ha già ufficializzato che presto arriverà anche nel Regno Unito. Nessuna informazione, invece, in merito ad una commercializzazione su più larga scala: l’ostacolo più grande sarà, come sempre avviene in questi casi, sarà rappresentato dall’esigenza di perfezionare la tecnologia affinché possa interpretare e interagire senza difficoltà anche con lingue differenti dall’inglese.
Gli altri nuovi device di Google a debuttare in questo periodo sono i due smartphone della linea Pixel, il dongle Chromecast Ultra da connettere al televisore, il visore Daydream View e il router WiFi.