Chi acquista Google Home lo fa per poter interagire in modo intuitivo e naturale con l’altoparlante nell’ambito domestico: tramite comandi vocali, semplicemente chiedendo al dispositivo di cercare informazioni online oppure di riprodurre i contenuti multimediali. Tra le piattaforme supportate in via ufficiale c’è anche Play Musica, ma fino ad oggi gli utenti sono stati in grado di ascoltare esclusivamente le stazioni free oppure le canzoni appartenenti al catalogo del servizio nel caso di una sottoscrizione all’abbonamento Unlimited.
Arriva la conferma che presto, grazie al rilascio di un aggiornamento software, sarà possibile ascoltare in streaming anche i brani caricati e comprati. Google, infatti, permette di effettuare l’upload di un massimo pari a 50.000 file audio in modo del tutto gratuito, ospitandoli poi nell’archivio della piattaforma e rendendoli accessibili agli utenti. Una novità importante, poiché si traduce nella possibilità di ascoltare non solo gli album e i singoli offerti da bigG, ma anche quelli posseduti. Non tutti i dischi, infatti, sono presenti nel pur ampio catalogo del servizio, soprattutto quando si tratta di etichette indipendenti o gruppi poco conosciuti.
Di recente lo smart speaker ha fatto il suo debutto ufficiale in Francia. In Italia potrebbe invece arrivare entro la fine dell’anno: in occasione dell’evento I/O andato in scena a maggio, il gruppo di Mountain View ha confermato che l’Assistente Google inizierà a parlare la nostra lingua prima che termini il 2017. Nel paese d’oltralpe il prezzo di vendita è fissato in 149,00 euro, dunque una spesa superiore rispetto a quella praticata negli Stati Uniti, dove Home è acquistabile ormai da diverso tempo a 129,00 dollari, talvolta addirittura scontato oppure offerto in bundle con altri dispositivi di bigG come i dongle della serie Chromecast da collegare ai televisori o agli altoparlanti della casa.