Del progetto Nova che porterà Google a diventare un operatore virtuale si è già parlato diverse volte su queste pagine. Stando alle indiscrezioni finora circolate in Rete, il gruppo di Mountain View è da mesi al lavoro per siglare collaborazioni con aziende già attive nel settore della telefonia e della connettività mobile, con l’obiettivo di fornire un proprio servizio agli utenti, da utilizzare su smartphone e tablet.
Nuove informazioni a tal proposito arrivano dalle pagine del Telegraph, dove una fonte (rimasta anonima, ma ritenuta attendibile) ha svelato alcuni dettagli. A quanto pare tra i potenziali partner del motore di ricerca c’è anche Hutchison Whampoa, multinazionale di Hong Kong che controlla il gruppo H3G e di conseguenza l’operatore 3. Un’eventuale stretta di mano tra le due realtà consentirebbe a bigG di liberare gli utenti dai costi di roaming, permettendo loro di navigare e chiamare da qualsiasi territorio o nazione senza alcuna spesa aggiuntiva.
Un’iniziativa di questo tipo potrebbe riguardare, almeno in un primo momento, un territorio dall’ampiezza limitata, per poi espandersi progressivamente. In altre parole, un rollout simile a quello visto negli ultimi anni con il progetto Google Fiber, che in alcune città degli USA ha portato l’accesso a Internet a velocità molto elevata mediante connessioni su fibra. Come spesso accade in questi casi, le aziende coinvolte nell’indiscrezione non hanno rilasciato alcun commento in merito.
Non è dato a sapere se nei piani di bigG rientri anche il lancio di un’iniziativa simile in Europa. Nel vecchio continente, infatti, già si discute da tempo di abolire le spese legate al roaming, semplificando così in modo notevole la vita di chi si trova spesso in viaggio tra un paese all’altro. La normativa, purtroppo, ha finora incontrato diversi ostacoli nel suo iter d’approvazione e attuazione, tanto da essere stata posticipata recentemente almeno fino al 2018.