Google ha pubblicato i risultati di una serie di studi nei quali si va a rendere evidente, utilizzando metodi propri dell’analisi statistica, a quanto ammonti il valore che il search advertising offre alle aziende. Il valore, dal punto di vista di Google, è misurato in termini di click e di traffico, mentre la conversione dell’utente in cliente è questione che ovviamente ricade sotto le responsabilità dell’azienda.
Spiega Google sulla base di studi condotti su 446 inserzionisti, tra ottobre 2010 e marzo 2011: «Per comprendere appieno il fenomeno il team di studiosi di statistica di Google ha condotto uno studio su più di 400 inserzionisti. I ricercatori hanno monitorato il traffico dei siti web in assenza delle campagne pubblicitarie. Successivamente, hanno costruito un modello statistico per prevedere l’ammontare di click a seconda della spesa pubblicitaria sostenuta. Da ciò si è ricavato che, in media, la percentuale di traffico incrementale derivante dal Search Advertising è pari all’89%. Ciò significa che l’89% del traffico generato da annunci di ricerca non è compensato da click organici quando gli annunci sono in pausa».
L’obiettivo della ricerca è pesare il search advertising al netto dei risultati organici. La percentuale dei click incrementali legati alle inserzioni risulta essere pari al 90% circa, differenziato per paesi e per settori. Così come nel retail la statistica indica un 87% medio, nella tecnologia si passa al 90% e nell’ambito della salute si sfiora il 93%.
Le valutazioni delle aziende vanno dunque tessute sulla base di tale evidenza: il search advertising è in grado di raddoppiare il traffico verso le proprie pagine ed è in grado quindi di raddoppiare le opportunità di mercato relative.
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