Google non sembra essere particolarmente fortunato in Germania. Dopo aver perso la sua battaglia per ottenere il dominio Gmail.de, il famoso motore di ricerca statunitense potrebbe essere costretto a rinunciare alla sua funzione di ricerca per le immagini nella sua localizzazione tedesca. Una recente sentenza della Corte regionale di Amburgo ha dichiarato “Google Images” lesivo del copyright in un paio di cause legali intentate da due cittadini tedeschi nel corso degli ultimi mesi.
Il fotografo Michael Bernhard e il vignettista Thomas Horn avevano denunciato la società di Mountain View, a loro avviso colpevole di violazione del diritto d’autore attraverso le anteprime fornite dalla sezione del suo motore di ricerca dedicata al reperimento delle immagini sul Web. A distanza di alcuni mesi, il tribunale di Amburgo ha riconosciuto l’avvenuta violazione del copyright da parte di Google.
«Non importa che le anteprime siano più piccole degli originali e siano fornite con una risoluzione più bassa. Utilizzando le fotografie nelle anteprime, non viene creata nessuna nuova opera [tale da giustificare una sua esposizione senza i dovuti permessi, ndr]» ha dichiarato Sabine Westphalen, portavoce della Corte che ha da poco emesso le sentenze sui due casi. Una decisione importante, che potrebbe causare non poche difficoltà a Google e al suo famoso sistema di ricerca per le immagini in Germania.
La vicenda dimostra come non tutti i produttori di fotografie, disegni e diagrammi siano interessati a ricevere una pubblicità gratuita da parte di Google, attraverso il suo servizio per le immagini. Alla visibilità, alcuni preferiscono la tutela integrale del loro diritto d’autore, collocando il motore di ricerca di Mountain View in una difficile posizione, specie per le differenti leggi sul copyright applicate nei numerosi paesi in cui la società statunitense è operativa.
L’iter giudiziario per le due cause in Germania è comunque all’inizio. La sentenza della Corte di Amburgo non è definitiva, dunque Google potrà decidere di ricorrere in appello, nel tentativo di escludere la presenza di un pericoloso precedente.