Google ha appena apportato due modifiche al servizio Google Immagini che sembrano apparentemente piccole ma che probabilmente avranno un grande impatto sulla tutela del copyright: i pulsanti Visualizza Immagine e Cerca per Immagine sono stati rimossi, come annunciato ufficialmente su Twitter. E mentre gli editori e i fotografi esultano, tali cambiamenti potrebbero causare frustrazione agli utenti.
Le due opzioni in questione sono finora state particolarmente utili per gli utenti poiché, quando si cerca un’immagine su Google, vi sono buone probabilità che la si voglia prendere e usare per qualcosa. Ora che Google ha rimosso il tasto Visualizza Immagine, che ha finora permesso di aprire un’immagine dopo averla cercata su servizio Google Image Search e cliccato sopra, occorrerà fare ulteriori passi per salvare un’immagine. Ma Google è stata a lungo oggetto di (duri) attacchi da parte dei fotografi e degli editori che ritenevano che Google Immagini consentisse alle persone di rubare loro i contenuti, dunque i cambiamenti introdotti in queste ore – anche in Italia – rappresentano una risposta per chiunque abbia voluto una modifica che tutelasse maggiormente il diritto d’autore.
Oggi stiamo lanciando alcune modifiche su Google Immagini per aiutare a connettere utenti e siti Web utili. Ciò includerà la rimozione del pulsante Visualizza Immagine. Il pulsante Visita rimane, così gli utenti possono vedere le immagini nel contesto delle pagine web su cui si trovano.
Anche il pulsante Cerca per immagine viene rimosso. La Ricerca immagine inversa funziona ancora attraverso il modo in cui la maggior parte delle persone lo utilizza, dalla barra di ricerca di Google Immagini.
Come confermato su Twitter, i due cambiamenti sono parte dell’accordo che Google ha stretto con Getty Images alcuni giorni fa per contribuire a ridurre la violazione del copyright attraverso il suo popolare motore di ricerca. Secondo Getty, Google ha reso troppo facile il download e l’utilizzo di materiale fotografico protetto da copyright, inoltre vi è un altro aspetto da non sottovalutare: offrendo agli utenti la possibilità di scaricare una immagine in un solo istante, non era necessario accedere al sito Web che ospitava il contenuto, il che privava visite e visite a siti ed editori – e di conseguenza, riduceva parte delle entrate pubblicitarie generabili appunto dalle visualizzazioni dei contenuti.
Google ha anche rimosso la ricerca per immagine, che potrebbe essere utilizzata e abusata per cercare immagini simili senza filigrane. La ricerca inversa delle immagini funziona ancora trascinando un’immagine dal proprio computer alla barra di ricerca, ma si continuerà ad avere gli stessi limiti.
Ora, gli utenti dovranno dunque aprire un sito Web e quindi scorrerlo per trovare l’immagine, ma vi è da sottolineare che i siti web a volte disabilitano la possibilità di fare clic con il tasto destro del mouse e quindi di accedere al contenuto, il che renderebbe ancora più difficile prendere quella foto che si sta cercando, a meno che non si guardi al codice. Si tratta dunque di un passaggio aggiuntivo che il gigante di Mountain View e i publisher sperano sia destinato a rendere le persone meno propense a rubare materiale protetto da copyright.