Google annuncia una piccola ma significativa rivoluzione per l’advertising sul motore di ricerca: la possibilità offerta agli inserzioni di inserire immagini nei messaggi pubblicitari. Questa, al momento attiva solamente per le ricerche in lingua inglese e ancora in fase beta (qui il modulo da compilare per l’adesione al programma), verrà estesa prossimamente a tutti i territori e mostrerà elementi visivi insieme ai più tradizionali link sponsorizzati che compaiono ormai da tempo nelle pagine dei risultati.
Gli inserzionisti hanno capito che a volte è più semplice mostrare anziché dire, quando si tratta di promuovere un’attività. Con l’advertising legato alle ricerche in continua evoluzione, noi vogliamo rendere più semplice fare entrambe le cose. Oggi annunciamo il lancio in versione beta delle “image extensions”, che vi consentiranno di aggiungere elementi grafici alle inserzioni. Le immagini vi permetteranno di comunicare con maggiore accuratezza lo stile di un’automobile, il taglio di un paio di jeans o una particolare sfumatura di ombretto, rendendo più ricchi e informativi i vostri messaggi pubblicitari mettendoli in evidenza.
Stando a quanto dichiarato da bigG, oggigiorno più di una ricerca su sei porta l’utente a visualizzare elementi grafici, grazie soprattutto all’integrazione di sistemi come Knowledge Graph che mostrano informazioni e contenuti multimediali legati alle query in modo automatico. Per questo arricchire un’inserzione con fotografie di propria scelta può risultare utile ad attirare l’attenzione del navigatore e portarlo sulle proprie pagine, con l’obiettivo di proporgli la sottoscrizione di servizi o l’acquisto di un bene come già avviene con l’advertising online.
Il tutto sarà visualizzato come nello screenshot allegato, che per la ricerca “sydney hotels” mostra tre immagini della città australiana, la prima con una camera d’albergo. In alto è specificato che si tratta di pubblicità (“ads related to sydney hotels”). Una possibilità in più offerta a chi punta sul Web per la promozione del proprio business, ma al tempo stesso un ulteriore potenziale elemento di disturbo per chi naviga. Infine, si segnala che Google chiede agli inserzionisti interessati di dimostrare il possesso dei diritti di copyright sulle fotografie da utilizzare, riservandosi il diritto di revisione su ogni singola immagine prima della pubblicazione.