«Grupa Mlodych Artystow i Literatow», ovvero gruppo di giovani artisti e scrittori: il problema di questa associazione è nel suo nome e, soprattutto, nel dominio registrato: Gmail.pl. Google fa appello alle normative internazionali ed intende far valere i propri diritti, estromettendo il Grupa Mlodych Artystow i Literatow dalla possibilità di adoperare l’ambita sigla. Per Gmail non si tratta peraltro di un caso nuovo in quanto già nel Regno Unito ed in Germania il dominio è stato perduto ed il servizio è girato sul parallelo GoogleMail.
Quello che per Google è un chiaro esempio di cybersquatting, per l’associazione è qualcosa di completamente diverso. I titolari del dominio, anzi, esprimendo un chiaro motto d’orgoglio, affermano di non voler cedere il dominio nemmeno a pagamento, rivendicandone il diritto all’uso: «il nostro sito ha uno scopo. Non ci sono motivi finanziari coinvolti. E non siamo in competizione con alcuna azienda statunitense».
Il ripetersi dei casi problematici in area europea lascia supporre la possibilità di un cambio di brand nel vecchio continente oppure, chissà, il balzo al .eu: in questo caso il dominio è già registrato a nome della Google Ireland Holdings Limited ed il cambio di tld permetterebbe se non altro di mantenere il brand Gmail intatto sotto il nuovo indirizzo Gmail.eu (ad oggi non raggiungibile).