Grosso guaio a Mountain View. Se Mark Zuckerberg sorride per la fine di una lunga battaglia legale, Larry Page e Sergej Brin potrebbero avere a che fare con il problema giudiziario più grave della loro storia, un esposto della Federal Trade Commission.
Lo ha raccontato il Wall Street Journal e se ne sta accorgendo Wall Street, si potrebbe dire. È merito del giornale finanziario la dritta secondo la quale la FTC è in procinto di comunicare a Big G l’apertura ufficiale di un’inchiesta per violazione della concorrenza.
Si tratta di un argomento molto noto dalle parti del motore di ricerca (e in generale dei grandi colossi dell’informatica, pensiamo a Microsoft) in più occasioni accusati di avere una posizione dominante. In questo caso, l’accusa sembra essere la più seria e circostanziata di questi anni.
Una possibilità, neppure ufficializzata, ma già capace di far perdere due punti al titolo in Borsa: non succedeva da tempo. Perché di mezzo ci sono interessi da miliardi di dollari. Secondo la commissione, infatti, c’è qualcosa che non va nella gestione delle due parti, teoricamente separate, dei contenuti e della pubblicità suggerita dalle nostre ricerche.
Introiti che da tempo i concorrenti, tra i quali ovviamente Bing, ritengono sottratti con destrezza. Chi ha ragione? Presto per dirlo, anche perché le bocche sono cucite e non parla nessuno. Bloomberg sostiene che Larry Page e l’ex CEO Eric Schmidt sono stati convocati a Washington, dopo aver ricevuto una lettera in cui si spiega loro che stavolta non basteranno gli avvocati.