Tra la miriade di annunci provenienti dal Google I/O 2013 anche la conferma di quanto identificato nelle ultime settimane da rumor e indiscrezioni con il nome in codice Babel. Il progetto si chiama Google Hangouts ed è stato lanciato per unificare tutti i servizi dedicati alla messaggistica messi a disposizione degli utenti negli anni scorsi: le chat di Gmail, Talk e l’applicazione Google+ Messenger. Resta fuori Google Voice, ma solo per il momento.
I punti di forza sono quelli già riportati dalle voci di corridoio, ovvero la possibilità di gestire tutte le proprie conversazioni in un unico, grande contenitore, con un sistema intelligente per la gestione delle notifiche e la sincronizzazione dei messaggi ricevuti o inviati su tutti i dispositivi connessi al proprio account. In questo modo, per mettersi in contatto con un amico, conoscente o collega basterà aprire Google Hangouts all’interno del browser Chrome, sullo smartphone o tablet Android, iOS oppure attraverso il social network G+, senza alcuna differenza. Ecco di seguito le caratteristiche chiave dell’app ufficiale lanciata su Play Store.
- Invio di foto o emoji;
- possibilità di trasformare in una videochiamata qualsiasi conversazione che coinvolge fino a dieci amici;
- possibilità di inviare messaggi agli amici in qualsiasi momento, anche quando non sono connessi;
- Hangouts funziona sui computer e sui dispositivi Android o Apple;
- gli Hangout restano sincronizzati tra più dispositivi, permettendo di passare da un device all’altro da qualunque postazioni;
- possibilità di scegliere tra centinaia di emoji per esprimere al meglio le emozioni;
- possibilità di guardare le conversazioni passate, incluse le foto condivise e la cronologia delle videochiamate;
- la ricezione delle notifiche avviene una volta sola: dopo averle viste l’avviso è rimosso dagli altri dispositivi;
- possibilità di guardare le gallerie fotografiche condivise da ciascuno dei partecipanti agli Hangout;
- possibilità di posticipare le notifiche quando si desidera non essere disturbati;
- note;
- diversamente da Google Talk, Hangouts non supporta lo stato “invisibile”.
Piena integrazione poi con gli Hangout di Google+ (le videochiamate faccia a faccia o di gruppo), da avviare con un semplice click o tap. Perché il motore di ricerca abbia impiegato così tanto tempo per unificare il tutto è spiegato da Nikhyl Singhal alla redazione di The Verge, senza troppi giri di parole.
Penso che in questo ambito il nostro servizio agli utenti sia stato incredibilmente scarso.
Solo ora il gruppo di Mountain View ha potuto fare una mossa in questa direzione. Tra le numerose peculiarità offerte dal servizio ne manca però una chiesta a gran voce dagli utenti, ovvero il supporto agli SMS, una tecnologia ancora oggi molto utilizzata nonostante la progressiva crescita di alternative come WhatsApp. Per chi ha difficoltà a scaricare l’applicazione ufficiale da Google Play, niente paura: bigG ne è a conoscenza e assicura che nei prossimi giorni tutti i dispositivi con Android 2.3+ potranno effettuare correttamente il download.
Aggiornamento: confermato il futuro supporto agli SMS da parte di Google Hangouts.