Durante il primo giorno dell’I/O 2016, Google ha mostrato la propria visione del futuro, presentando alcune novità legate alle applicazioni per la comunicazione, un dispositivo dedicato all’ambito domestico e parlando di Android N in arrivo su smartphone e tablet. Nella seconda giornata l’attenzione è stata catalizzata dall’annuncio relativo al supporto per l’esecuzione delle app Android (distribuite mediante Play Store) sui computer della linea Chromebook. Il terzo e ultimo giorno, invece, è stato il giorno di ATAP.
Il team Advanced Technology and Projects, da poco orfano di Regina Dugan, sembra non aver perso il proprio piglio innovativo. Si è già parlato su queste pagine di Project Ara e Project Jacquard. L’ultima dimostrazione arrivata da Mountain View riguarda invece Project Soli. Svelato inizialmente lo scorso anno, si tratta di un sistema che grazie ad una componente radar permette di interagire con i dispositivi (in particolare quelli indossabili) senza alcun contatto. La demo ha mostrato un esempio di come sarà possibile controllare uno smartwatch con semplici gesti della mano e delle dita, rimanendo distanti dallo schermo.
A beneficiarne potrà dunque essere innanzitutto la piattaforma Android Wear, che presto vedrà il debutto della versione 2.0 con un numero non indifferente di migliorie e passi in avanti. In termini concreti, il vantaggio principale consisterà nell’avere più spazio sul quadrante a disposizione per la visualizzazione delle informazioni mentre si interagisce con le app, poiché parte del pannello non sarà coperta dalle dita dell’utente come invece accade oggi.
Google ATAP ha lasciato intuire che Project Soli potrà risultare innovativo anche in altri ambiti, come quello domestico, ad esempio per controllare la riproduzione dei brani musicali attraverso gli speaker Bluetooth presenti all’interno dell’abitazione, pur restando a metri di distanza. Al momento non è dato a sapere quando arriveranno sul mercato i primi prodotti dotati della tecnologia.