Tra gli annunci più interessanti giunti in apertura del Google I/O 2017 c’è quello relativo ad Android Go. Una piattaforma in arrivo ufficialmente il prossimo anno che più essere descritta un po’ come la versione light del sistema operativo, adatta ai dispositivi con un comparto hardware limitato. Nell’articolo dedicato alla O Release pubblicato nei giorni scorsi l’abbiamo presentata con queste parole:
… una mossa che, in qualche modo, rappresenta l’evoluzione del programma Android One.
È però bene non fare confusione: Android Go non è Android One e sebbene le due iniziative abbiano più di un tratto in comune (anzitutto, sono indirizzate a device con potenza di calcolo limitata) si tratta di iniziative ben distinte. A sottolinearlo è direttamente il gruppo di Mountain View, con l’intervento durante una delle sessioni dell’I/O di Arpit Midha, ex Product Manager di Project Loon, ora a capo proprio di Android One. Ciò che ne emerge è che Go potrebbe trovare una sua collocazione nella fascia più bassa del mercato (512 MB o 1 GB di RAM), mentre One in quella medio-bassa.
In Go il focus non è solo sulle restrizioni hardware, ma sul rendere le applicazioni e il sistema operativo accessibili sul più basso comune denominatore. In questo modo l’adozione dell’ecosistema sarà maggiore, anche grazie all’implementazione di quello che è una delle cose migliori di Android One, ovvero gli aggiornamenti dedicati alla sicurezza.
Interessante anche un lapsus raccolto dalla redazione del sito 9to5Google e attribuito allo stesso Midha, che ha parlato di un lancio di Android One già avvenuto negli Stati Uniti. In verità, il debutto ufficiale non c’è ancora stato, nonostante le indiscrezioni circolate in Rete nei mesi scorsi. L’esordio negli USA potrebbe dunque essere alle porte.
Con Android Go, bigG mira a estendere ulteriormente il raggio d’azione della propria piattaforma mobile, che già oggi vede due miliardi di dispositivi attivi ogni mese a livello globale.