Tempo di elezioni in Iran. Il paese tornerà alle urne a partire da domani, con 50 milioni di persone chiamate a scegliere il successore del presidente Mahmoud Ahmadinejad, il cui secondo mandato è ormai scaduto. Cosa c’entra questo con Google? Apparentemente nulla, se non fosse per la massiccia campagna di phishing messa in atto nelle ultime settimane nei confronti degli utenti iraniani, che prende di mira proprio gli account dei servizi forniti da bigG.
L’azienda di Mountain View è intervenuta con un post sul proprio blog ufficiale dedicato alla sicurezza, rendendo noto che nelle ultime tre settimane sono state rilevate decine di migliaia di email inviate da un gruppo già ben noto, lo stesso che nel 2011 mise in ginocchio i certificati SSL DigiNotar. L’intento è quello di raggirare gli utenti per ottenere le loro credenziali di accesso alle piattaforme, ma resta un mistero il perché di un’operazione simile, che secondo Google potrebbe comunque essere in qualche modo collegata all’imminente tornata elettorale. Ecco il testo dei messaggi.
Caro utente, aggiungi un indirizzo email alternativo al tuo account. Puoi utilizzare un indirizzo email alternativo per il login al tuo account Google, ripristinare la tua password e molto altro. Gli indirizzi email alternativi possono essere associati agli account Google solamente una volta. In alcuni casi, una persona che condivide qualcosa con il tuo indirizzo email alternativo può vedere il tuo indirizzo email primario. Per favore, aggiungi un indirizzo email alternativo.
Negli ultimi giorni ci sono state anche segnalazioni relative all’interruzione dell’accesso a Gmail in Iran, ma al momento è impossibile collegare in qualche modo le due questioni. Non sarebbe comunque la prima volta che il paese decide di mettere al bando i servizi di bigG: è già successo nel febbraio 2012 al servizio di posta elettronica e a YouTube.