Non c’è più un uomo solo, ma una popolazione intera appoggiata da una grande azienda di calibro mondiale.
Non c’è più una piazza occupata da studenti ed esercito, ma una piazza virtuale occupata da un motore di ricerca e interessi miliardari in ballo.
Non c’è più l’immagine sgranata delle tv dell’epoca, ma la potenza di un post a scardinare gli equilibri.
Non è più la vecchia piazza Tiananmen, ma si può dire che questa è la nuova Tiananmen. Ciò che ha minacciato Google ha una sua portata storica. Vedremo nei prossimi giorni cosa succederà. Questa volta, però, in piazza il “tank man” non è sceso da solo.
E questo, è evidente, ha una rilevanza storica clamorosa.