Google ha reso disponibile la versione stabile di Android Studio 3.3, l’ultima declinazione del suo ambiente di sviluppo integrato (IDE). Android Studio 3.3 ha attraversato diverse fasi di lancio per arrivare all’incarnazione di oggi e segue l’arrivo di Android Studio 3.1 lo scorso marzo e del 3.2 sei mesi dopo.
L’ultima versione di Android Studio, una piattaforma che consente agli sviluppatori di creare app per qualsiasi dispositivo Android supportato, porta con sé una serie di aggiornamenti interessanti. Stando a quanto comunicato dal team specifico di Big G, il suo scopo è far concentrare i developer sulla compatibilità cross-platform e la qualità dei prodotti. Lo ha spiegato Jamal Eason, in un post sul blog:
Sulla base del feedback di molti di voi, abbiamo fatto un passo indietro rispetto alle grandi funzionalità che pensavamo, per concentrarci adesso su aspetti fondamentali di Android Studio, come la qualità. L’obiettivo è garantire che la piattaforma continui ad aiutare gli sviluppatori a rimanere produttivi nel realizzare app eccellenti per il sistema operativo.
Con il lancio della versione 3.2 lo scorso anno, Google ha aggiunto una manciata di nuove opzioni su Android Studio, come il supporto del bundle delle app, Energy Profiler e la compatibilità con i processori AMD. Big G ha inoltre affermato di aver risolto circa 200 bug segnalati dagli sviluppatori, prevedendo di continuare a perfezionare Android Studio anche nelle prossime versioni. Tutto ciò è collegato ad un’iniziativa annunciata lo scorso anno, denominata Project Marble, per migliorare Android Studio. “Sappiamo che un IDE, per essere produttivo non deve rimanere solo stabile ma anche ottimizzato – ha osservato il product manager del gruppo Google Karen Ng – riducendo il numero di arresti anomali, blocchi, perdite di memoria e bug che impattano sull’utente”.
Android Studio 3.3 non si preoccupa solo di correggere i bug, dato che ha una serie di miglioramenti. Ad esempio, viene fornito con una nuova funzionalità chiamata “editor di navigazione”, in origine vista su Android Studio 3.2, ma resa disponibile solo ora. L’editor offre fondamentalmente un modo visivo di costruire la navigazione tra varie destinazioni (ad esempio schermi) all’interno di un’app.