Un paio di anni prima che un incendio distruggesse il Museo Nazionale del Brasile a Rio de Janeiro (questo settembre), il team di Google Arts and Culture aveva già iniziato a digitalizzare le opere contenute. Solo pochi mesi dopo l’inferno, Big G ha concluso il suo lavoro, facendo rivivere quanto eroso dal fuoco all’interno delle stanze tra le collezioni.
Come è normale, nessun tour virtuale potrebbe mai sostituire una visita in un museo fisico, così come riportare indietro i circa 20 milioni di reperti conservati ma tecnologie come la scansione 3D, le foto in HD e la realtà virtuale, possono offrire una forma di protezione capace di vivere per sempre. Non a caso, i progetti di digitalizzazione come quelli di Google hanno un obiettivo tra tutti: preservare elementi storicamente significativi per le generazioni future, in caso di catastrofi.
E così, Google ha annunciato che i vecchi interni del Museo Nazionale del Brasile, situati a Rio de Janeiro, sono ora disponibili su Google Maps, tramite le immagini di Street View. Chance Coughenour, Program Manager di Google Arts & Culture, ha evidenziato come:
Sfortunatamente, la distruzione di collezioni come queste ci ricorda le diverse minacce che esistono al patrimonio mondiale e quanto sia importante proteggerlo. I progressi nella tecnologia come la fotografia ad alta risoluzione, la fotogrammetria, la scansione laser 3D e la realtà virtuale e aumentata non solo hanno introdotto nuove forme d’arte, ma ci aiutano a preservare il patrimonio più prezioso del mondo. Anche se le immagini non possono sostituire ciò che è stato perso, ci offrono un modo per ricordare.
Il progetto odierno si va a collocare al fianco di molti altri, tra cui l’integrazione sulla piattaforma di Google del Mikhail Bulgakov Museum di Mosca, del National Palace of Sintra in Portogallo e della The Château of Vaux le Vicomte, in Francia.